Descrizione delle attività

L’azione promossa da Regione Piemonte, il cui coordinamento è stato affidato al Centro di Riferimento Regionale per la Radiologia Domiciliare di Città della Salute e della Scienza, si propone di attivare un servizio di teleradiologia presso le Case di Reclusione piemontesi che non dispongono di un servizio interno di radiologia.

L’attività di clinica radiologica riguarderà:

1) in seguito allo screening per la T.B., già previsto tra gli accertamenti effettuati autonomamente della medicina penitenziaria (Test di Mantoux e, in caso di positività utilizzo di test del test al QuantiFERON), una radiografia del torace programmata in sede carceraria;

2) per tutti i soggetti coinvolti si provvederà a monitorare, in sede carceraria, postumi di patologia o interventi chirurgici o fratture nonché controlli di eventuali patologie croniche attraverso l’esecuzione di esami radiologici convenzionali, dopo procedura di giustificazione da parte di un medico radiologo2 ;

Tutte le attività sono svolte in regime di teleradiologia, in particolare in modalità di telegestione: le apparecchiature utilizzate sono abilitate all’uso umano.  In ordine alla trasmissione delle immagini è necessario proteggere le connessioni sulle quali viaggiano questi dati sensibili; la soluzione è la configurazione di una VPN. L’acronimo VPN sta per Virtual Private Network ed indica una rete privata instaurata tra due o più soggetti che condividono però un sistema di trasmissione pubblico (internet), per instaurare questa rete privata la VPN esegue un’operazione chiamata “tunnelling” sui dati che vengono trasmessi, infatti i pacchetti componenti i dati vengono “avvolti” da altri pacchetti aventi funzione di protezione e cifratura. Il sistema è protetto da un firewall hardware che ha la possibilità di essere configurato per una VPN e lavorare di concerto con un PACS; la VPN utilizza come metodologia di protezione il protocollo IPSec (IP Security) con algoritmo di criptazione AES (Advanced Encryption Standard) a 256 bit a cui va aggiunta la procedura di autenticazione al server del PACS (Picture Archive and Communication System) tramite UserID e Password. Il progetto prevede inoltre, il coinvolgimento attivo dei detenuti in occasione di incontri di educazione sanitaria volti ad accrescere la conoscenza dei principali fattori di rischio, delle modalità di prevenzione e delle patologie infettive più rilevanti per la popolazione detenuta. Allo stato il progetto è approvato, deliberato dalla Giunta Regionale del Piemonte e finanziato. E’ in fase di approvazione la determina dirigenziale regionale che darà attuazione alla disposizione legislativa. Seguirà l’istituzione di rapporto convenzionale tra le due Amministrazioni dello Stato coinvolte (Città della Salute e della Scienza – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria).